tag:blogger.com,1999:blog-36028691443947075662024-03-13T02:36:33.759+01:00Corti? si parte!Ciao a tutti cari lettori, questo sito vuole essere un portale da cui si possono visualizzare i cortometraggi e mediometraggi italiani, realizzati da chiunque. E vuole essere un portale che contiene informazioni e contatti di chi li ha realizzati, così da aiutare tutti gli interessati a trovare collaboratori, professionisti e non, per realizzare altri cortometraggi!
Quindi, CORTI? SI PARTE!Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comBlogger93125tag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-53632781056454924782021-10-02T17:09:00.007+02:002021-10-02T17:09:58.854+02:00LA LEGGENDA DI BEATRICE<p style="text-align: center;"> LA LEGGENDA DI BEATRICE</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/a7Dose1T8SQ" width="320" youtube-src-id="a7Dose1T8SQ"></iframe></div><span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><br />Una favola fantasy moderna: Anna, una ragazzina in vacanza in montagna con la famiglia dovrà risolvere il mistero di un delitto accaduto in un lontano passato. <div>Realizzato dall'Associazione Teatriamo di Treviso durante il laboratorio estivo di cinema per bambini e ragazzi 2021. Le riprese sono state effettuate a Treviso e Priuso (prov. di Udine). </div><div><br /></div><div><a href="https://www.blogger.com/#">Sito web</a> Email: <a href="mailto:info@teatriamo.it">info@teatriamo.it</a> <a href="mailto:fabioalbanesetv@gmail.com">fabioalbanesetv@gmail.com</a> </div><div><br /></div><div>Soggetto: Fabio Albanese E Camilla Rutelli </div><div>Personaggi ed Interpreti: Beatrice di Monteveltro - Greta Furlanetto Isabella Lappi - Carlotta De Bortoli Gregorio Lappi - Giovanni Simioni Anna Monveltri - Mila Taurino Sara Monveltri - Sofia Rampinelli Giulia Monveltri - Lara Taurino Isabel Lappi - Arianna Furlanetto Giovanna Lappi - Valentina Da Pra Mamma Monveltri - Camilla Rutelli<br />Regia: Fabio Albanese<br /> English subtitles: Daniela Santesso Altre informazioni:</div><div><br />Il cortometraggio ha ottenuto il premio come miglior cortometraggio Fantasy del mese di Agosto 2021 al Cooper Awards Festival, la menzione speciale della giuria all’ Aryan International Children’s Film Festival of Jaipur 2021- INDIA, la nomination al Roma Shorts 2021 ed è stato selezionato al New York Istanbul Short Film Festival, al Naples Film Awards e all’Anatolia International Film Festival.<span><!--more--></span></div><span><!--more--></span><span><!--more--></span>Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-80024087035329458892021-06-08T11:07:00.001+02:002021-06-08T11:07:28.777+02:00LOVE IS A BEAST<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: courier;">LOVE IS A BEAST</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: courier;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: courier;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/6xWXXUQKnDA" width="320" youtube-src-id="6xWXXUQKnDA"></iframe></span></div><span style="font-family: courier;"><br /><br /></span><p></p><span><span style="font-family: courier;"><a name='more'></a></span></span><p><span style="font-family: courier;">Regia si Giovanni Mirabella <a href="https://www.facebook.com/giovanni.mirabella.14">fb</a></span></p><p><span style="font-family: courier;">Scritto da Giovanni Mirabella, Pamela De Santis e Domenico Torchia</span></p><p><span style="font-family: courier;">Soggetto di Giovanni Mirabella</span></p><p><span style="font-family: courier;">Riprese video di Simone Gatto e Federica D'Addato</span></p><p><span style="font-family: courier;">Riprese audio Manuel Gullotta</span></p><p><span style="font-family: courier;">Make up artist Arianna Rossi</span></p><p><span style="font-family: courier;">Montatore e post produzione Luca Ripamonti <a href="https://www.facebook.com/lukeripa">fb</a></span></p><p><span style="font-family: courier;">Co- montatore Federica D'Addato</span></p><p><span style="font-family: courier;">Compositore musicale Francesco Tresca</span></p><p><span style="font-family: courier;">Produttore esecutivo Manuel Gullotta</span></p><p><span style="font-family: courier;">Prodotto da Giovanni Mirabella e Pamela De Santis, JM Film Factory <a href="https://www.facebook.com/jmfilmfactory/">fb page</a> <a href="https://www.instagram.com/jmfilmfactory/">instagram</a></span></p><p><span style="font-family: courier;"><br /></span></p><p><span style="font-family: courier;">Con: Dario Ronchi, Petra Di Martino e Giulia Ravini</span></p><p><br /></p><p><br /></p>Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-11840394293522872462021-05-03T12:24:00.002+02:002021-05-03T12:24:27.046+02:00MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITA'<p style="text-align: center;"><span style="font-family: courier;"> MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITA'</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: courier;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/7-hbfdOk028" width="320" youtube-src-id="7-hbfdOk028"></iframe></span></div><span style="font-family: courier;"><br /><span><a name='more'></a></span><br /><br />Il legame che ognuno ha con se stesso condiziona l'affetto che creiamo con tutte le persone che ci circondano. Definiamo con affetto un sentimento di attaccamento a persone o a oggetti soprattutto se collegate a dei ricordi. Ciò che ci rende umani è la nostra memoria: la prima console di gioco, il primo peluche ricevuto dal fidanzato, i tuoi migliori amici, il cartone animato che vedevi dopo scuola, il primo regalo scartato con i tuoi. <br /><br />Scritto e diretto da: Angelo Fortuna <a href="https://www.blogger.com/u/1/#">Instagram page</a></span><div><span style="font-family: courier;">Con: Emanuele Napolitano <a href="https://www.blogger.com/u/1/#">FBPage</a></span></div>Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-40879444257756167552021-02-16T10:14:00.004+01:002021-04-30T09:51:29.755+02:00THE DREAMER<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">THE DREAMER</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/sXeFzgf7EIM" width="320" youtube-src-id="sXeFzgf7EIM"></iframe></div><span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p><span style="font-family: courier;">Un cortometraggio girato dal liceo scientifico Archimede di Menfi.<br /><br /><br />Regia di Claudio Cusumano, Francesco Giancontieri, Baldassare Stallone<br />Sceneggiatura di Claudio Cusumano, Baldassare Stallone, Alessia Vetrano<br />Direttore esecutivo Prof. Marco Baragli <a href="https://www.facebook.com/marco.baragli.1">Fb </a><br />Trucco Aurora Di Carlo<br />Riprese e montaggio Claudio Cusumano, Baldassare Stallone<br />Con:<br />Giuseppe Butera, Gabriele Bucalo , Alessia Vertrano, Aurora Di Carlo</span><span style="font-family: courier;">, Gaia Ciaccio</span>Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-9170045795532558892020-12-09T22:13:00.006+01:002020-12-09T22:28:43.254+01:00INTERVISTA ALLA KUBLAI FILM<div style="text-align: center;"><b style="font-family: courier;">INTERVISTA ALLA KUBLAI FILM</b></div><div><span style="font-family: courier;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier;">Risponde Lucio Scarpa:</span></div><div><span style="font-family: courier;"><br /><b><i>Quando, come e perché avete scelto di formare una società?</i></b></span><div><span style="font-family: courier;"><b><i><br /></i></b>Si parla di più di 15 anni fa ormai, e abbiamo fatto parecchia strada da allora, l'idea nasce innanzitutto dalla passione per il cinema che ho sempre avuto e, soprattutto, perché vedevo che a Venezia da sempre vengono girati film, documentari, spot pubblicitari e qualsiasi altro tipo di produzione in video ma, a parte rarissime eccezioni, sempre da parte di case di produzione provenienti da fuori. <br />Ero convinto, e penso di aver avuto ragione, che ci fosse spazio per raccontare storie con un'ottica diversa, più interna alla città. <br />All'inizio abbiamo prodotto soprattutto storie veneziane, ma sempre con lo sguardo rivolto all'esterno. Obiettivo di una casa di produzione è far vedere i propri film, anche "venderli", e il mercato internazionale deve essere il riferimento. <br />Negli anni abbiamo allargato gli orizzonti e ci dedichiamo sempre più spesso a produzioni girate in altri luoghi italiani; sempre con un riferimento unico però, ossia storie che parlano di cultura nel senso più ampio.<span><a name='more'></a></span><br /><br /><b><i>In che modo finanziate i vostri progetti, avete un addetto ai bandi pubblici oppure cercate finanziatori privati?</i></b></span></div><div><span style="font-family: courier;"><b><i><br /></i></b>Per le produzioni non puramente commerciali la strada del finanziamento pubblico è pressoché obbligata; possono essere i bandi regionali per il cinema o quelli nazionali, o il Tax Credit o anche bandi non specifici per il cinema; non ci sono altre strade per coprire una quota consistente dei costi di questo tipo di produzione. <br />I possibili incassi non giustificherebbero investimenti importanti come sono quelli per documentari e cortometraggi girati in maniera professionali.<br />Seguiamo internamente tutte le domande bandi e tutti gli aspetti del piano finanziario di ogni produzione dato che io e il mio socio, Marco Caberlotto, abbiamo fatto studi di tipo economico.<br /><br /><i><b>Per la post produzione dei vostri progetti, che software utilizzate?</b></i></span></div><div><span style="font-family: courier;"><b><i><br /></i></b>Internamente usiamo Final Cut, ma nella maggior parte delle nostre produzioni ci affidiamo a studi di postproduzione o montatori esterni. Ci piace scegliere la soluzioni migliore per ogni film.<br />Negli ultimi anni in tanti hanno usato Premiere ma abbiamo casi di produzioni montate anche con Avid e ultimamente sta prendendo piede Da Vinci.<br /><br /></span></div><div><span style="font-family: courier;"><i><b>In che modo gestite l'aspetto promozionale dei vostri prodotti audiovisivi?</b></i></span></div><div><span style="font-family: courier;"><b><i><br /></i></b>Anche per la promozione seguiamo strategie diverse per ogni produzione; nella maggior parte dei casi seguiamo noi internamente, soprattutto con la pagina Facebook e in misura minore con Instagram o Twitter; per le produzioni più importanti, a seconda dei casi, possiamo affidarci ad una agenzia di comunicazione oppure concordare strategie diverse nel caso ci sia un distributore. <br />Negli anni abbiamo però capito che la cosa migliore è utilizzare i social della società; in passato abbiamo fatto più volte sia pagine che Facebook sia dei siti dedicati al singolo progetto ma i risultati sono sempre stati modesti e non si riesce a raggiungere la stessa visibilità.<br /><br /><i><b>Ho visto che per il vostro cortometraggio “Soli, insieme” avete realizzato una campagna crowdfunding, aggiungerei di successo; come siete riusciti a cogliere l'attenzione del pubblico, tanto da riuscire ad avere più di cinquanta finanziatori?</b></i></span></div><div><span style="font-family: courier;"><b><i><br /></i></b>Devo fare una precisazione, "soli, insieme" non è una produzione nata da noi ma in cui siamo entrati in uno stadio già avanzato per dare una mano a realizzarla. Come casa di produzione preferiamo evitare il ricorso al Crowdfunding e in quel caso era stato lanciato dall'associazione promotrice del cortometraggio; non riteniamo adatto alle case di produzione questo tipo di finanziamento se non in casi molto particolari. Chiedere un contributo ai privati deve avere una motivazione sociale; in quel caso, c'era per le tematiche trattate ma non è un caso così frequente. <br />Il successo di quell'iniziativa ritengo sia dovuto proprio alla tematica trattata; il regista, Lorenzo cassol, e l'autrice, Alessia Buiatti, sono stati molto bravi a sensibilizzare i potenziali spettatori e a coinvolgerli anche come finanziatori.<br /><br /><b><i>Avete già diversi cortometraggi e documentari in attivo, quali sono i progetti futuri, soprattutto vista la situazione singolare del momento?</i></b><br /><br />In effetti non è il momento migliore per parlare di progetti futuri visto l'incertezza che c'è in questo momento; di sicuro però l'anno prossimo vogliamo tornare sul set in maniera molto maggiore di quanto si è potuto, purtroppo, fare nel 2020.<br />Sicuro entreremo in produzione con almeno due dei documentari che stiamo sviluppando ormai da tempo; non abbiamo ancora deciso però esattamente quali. <br />Ma la cosa più importante per noi sarà finalmente dare vita alle produzioni che abbiamo finito ma sono rimaste ferme nel cassetto. Abbiamo i due documentari più importanti della nostra storia che non sono potuti uscire al cinema per colpa della chiusura delle sale. <br />Puntiamo ad uscire sia con "Tintoretto. L'artista che uccise la pittura" sia con "Alida" nei prossimi mesi; è impossibile dire oggi una data possibile, non è ancora chiaro quando potranno riaprire cinema e, soprattutto, se resteranno aperti senza altri stop e quando diventeranno nuovamente luoghi popolati come non lo sono stato nel 2020.<br />Noi speriamo vivamente che dopo la scadenza dell'ultimo decreto il 15 gennaio, le sale possano finalmente riaprire e cominciare il percorso di ritorno al cinema del pubblico che sarà, purtroppo, lungo e difficoltoso.<br />Il Cinema senza visione in sala non sarebbe più lo stesso.</span></div><div><span style="font-family: courier;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier;"><a href="https://kublaifilm.it/">sito web</a> <a href="https://www.facebook.com/KublaiFilm/">fb page</a><br /></span></div></div>Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-25608630713986613802020-11-02T10:22:00.007+01:002020-11-06T19:31:00.971+01:00CAMBIO PER LA MIA LIBERTA'<div style="text-align: center;"><span style="font-family: courier;">CAMBIO PER LA MIA LIBERTA'</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Rn_EH9lUMeM" width="320" youtube-src-id="Rn_EH9lUMeM"></iframe></div><span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both;"><span style="font-family: courier;">Cambio per la mia libertà” ha come palcoscenico Napoli, città bellissima, piena di storia, di artisti ed anche di tanti pregiudizi. </span></div><div class="separator" style="clear: both;"><span style="font-family: courier;">L’idea del corto nasce per contemperare due esigenze, quella di immergersi nella Napoli dei mille colori, attraversando i suoi quartieri, fatti vicoletti e l’altra: raccontare il malaffare e lanciare un messaggio di speranza. </span></div><div class="separator" style="clear: both;"><span style="font-family: courier;">“Napoli è un paradiso abitato da diavoli” diceva in una citazione Benedetto Croce. </span></div><div class="separator" style="clear: both;"><span style="font-family: courier;">La Trama parla di un Boss che si trova a commettere alcuni errori coinvolgendo alcuni Ragazzi. Alla fine, chi ne soffre è la Polizia. <br />Girato a Napoli, budget 10.000 euro.<br /><br />Giancarlo della Volpe: Regista <a href="https://www.facebook.com/giancarlo.dellavolpe.313/">fb</a><br />Gianluca De Pietro: Aiuto Regia <a href="https://www.facebook.com/de.p.gianluca">fb</a><br />Salvatore Trapani: Fonico <a href="https://www.facebook.com/salvatore.trapani.714">fb</a><br />Vincenzo Trapani: Assistente set <a href="https://www.facebook.com/vincenzino.trapanimiele">fb</a><br />Lino di Benedictis: Direttore della fotografia <a href="https://www.facebook.com/lino.benedictisalbano">fb</a></span></div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;"><span style="font-family: courier;">Con: Nicola Pergolese, Valerio Valente, Paolo Morante, Nicholas Russano, Nello Panico, Vincenzo Purcaro, Mena Valerio</span></div><div class="separator" style="clear: both;"><span style="font-family: courier;"><br /></span></div><p></p>Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-7107328173160455782020-09-25T10:02:00.010+02:002020-11-06T19:28:15.356+01:00VENERE INCOMPLETA<p style="text-align: center;"><span style="font-family: courier;"> VENERE INCOMPLETA</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Qbp5atZclok" width="320" youtube-src-id="Qbp5atZclok"></iframe></div><br /><span><a name='more'></a></span><span style="font-family: courier;">Venere incompleta cortometraggio di Silvia Estella Ondina Sanna. <a href="https://seosanna.wixsite.com/silviaestellaondina">sitoweb regista</a> </span><div><br /></div><div><span style="font-family: courier;">Girato a Maggio 2019. Con una Blackmagic Pocket Cinema 4k. </span></div><div><span style="font-family: courier;">Budget circa 600 euro.</span></div><div><span style="font-family: courier;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier;">La vita di un artista è un circolo vizioso dal quale sembra non esserci fine.</span></div><div><br /></div><div><span style="font-family: courier;">Con: Salvatore Auricchio <a href="https://www.facebook.com/profile.php?id=100010336985751">fb</a>, Anna Guerra <a href="https://www.facebook.com/profile.php?id=100010719888890">fb</a>, Roberto Pietro Repetti <a href="https://www.facebook.com/roberto.p.repetti">fb</a> </span></div><div><span style="font-family: courier;">Comparse: Serenella Calderara, Ruslana Tkach, Margherita Malandra </span></div><div><span style="font-family: courier;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier;">Regia, soggetto, produzione, scenografia e montaggio di Silvia Estella Ondina Sanna </span></div><div><span style="font-family: courier;">Direttore della Fotografia, riprese e color correction Cristian De Giglio <a href="http://www.cristiandegiglio.com/">sitoweb</a></span><span style="font-family: courier;"> </span></div><div><span style="font-family: courier;">Sceneggiatura e soggetto Federico Querin </span></div><div><span style="font-family: courier;">Disegni Lorenzo Perin Alessandrini <a href="http://www.coagulastudio.it/">sitoweb</a></span></div><div><span style="font-family: courier;">Sculture Giulia E. F. Sanna </span></div><div><span style="font-family: courier;">Colonna sonora e sound design Marius Berardinelli - Mariusphere </span><a href="https://www.mariusberardinelli.com/?fbclid=IwAR0Rz0Npw-eJ41DN8Lq6a2XOBwiyAKdKsheUTNjY3PAcW-dS-1xQZfTo53o" style="font-family: courier;">sitoweb</a><span style="font-family: courier;"> </span></div><div><span style="font-family: courier;">Brano "Venere incompleta" di Luigi Panico </span></div><div><span style="font-family: courier;">Make Up Artist Gloria Laviano </span><a href="https://www.instagram.com/_gloriamakeup_/" style="font-family: courier;">instagram</a><span style="font-family: courier;"> </span></div><div><span style="font-family: courier;">Make Up Artist Seconda Unità Luana Togni </span><a href="https://www.instagram.com/lullu.92_/" style="font-family: courier;">instagram</a><span style="font-family: courier;"> </span></div><div><span style="font-family: courier;">Costumista Helena Cairone </span></div><div><span style="font-family: courier;">Aiuto Scenografa Raffaella De Luca </span></div><div><span style="font-family: courier;">Altri disegni di Diletta Veneziani </span></div><div><span style="font-family: courier;">Altri sponsor, altre partecipazioni: Michela Giangualano, Rec and Play Museum </span><a href="http://www.codue.com/Recandplaymuseum.htm?fbclid=IwAR15vuNigAKv5KZDGzlIsLCXbuZkfSj4T-gT3iP8Rqn2bG1uL403IkX03tM" style="font-family: courier;">sitoweb</a><span style="font-family: courier;">, Antichità Cucchi, Coagulastudio.</span></div><div><span style="font-family: courier;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier;">Miglior Camera e Film del Mese all'Eurasia international Monthly Film Festival 2019. </span></div><div><span style="font-family: courier;">Selezionato ufficialmente nella sezione sceneggiature all'Indie Visions Film Festival 2019. </span></div>Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-14503857414131916912020-06-28T15:31:00.002+02:002020-12-09T22:17:07.343+01:00INTERVISTA A GIOVANNI SCALINGI (ATTORE)<div style="text-align: center;"><b style="font-family: "courier new", courier, monospace;">INTERVISTA A GIOVANNI SCALINGI (ATTORE e non solo)</b></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><b><br /><i> Giovanni Scalingi, hai ricoperto e ricopri vari ruoli nelle arti dello spettacolo. Da attore ad aiuto-regista, da tecnico audio a sceneggiatore. </i></b></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><b><i>Quale ruolo ti rappresenta di più? </i></b><br /><br />Ancora dobbiamo iniziare e già mi metti in difficoltà (ride).<br />Parto con il dire che ho lavorato e lavoro come Aiuto regista, tecnico luci ecc., perché il mio obiettivo a breve termine era proprio riuscire, un giorno, a dirigere un corto.<br />Con la recitazione ho accumulato anni di esperienza ma per mia indole, quando devo interpretare un personaggio, tengo conto di tante influenze, a volte troppe, e con il mio maestro andiamo poi ad asciugare il tutto.<br />Con la Regia è diverso perché, al contrario della recitazione, avere conoscenze di base di tutti i diversi settori del cinema e avere diverse influenze mi ha invece aiutato a dirigere bene.<br />Gli Ultimi 6 Minuti inizia con un linguaggio da videoclip musicale per poi passare ad un’ambientazione onirica che si trasforma mano a mano in mistero/giallo, il tutto con un sottotesto ambientalista.<br />Poi ci sta che, essendo il primo corto, il risultato non è da 10 e lode ma di tempo per imparare ne ho/abbiamo eccome.<br />È un ruolo nel quale mi rivedrò sempre più in futuro, ma al momento rimango un Attore, con delle competenze di regia. </span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /><i><b> Dal punto di vista di attore e regista, quali differenze e quali similarità hai trovato tra teatro e, in generale, l’ambito dell’audio-visivo (film, tv e corti)? </b></i><br /><br />Ad oggi, in Italia, l'attore non è mai solo un Attore. Ho conosciuto attori, ben più grandi di me, diplomati in accademie prestigiose ma costretti a lavorare anche come Tecnici audio/video, scenografi.<br />"I tecnici li pagano subito, gli attori no" (cit.)</span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Inoltre in passato la distinzione tra cinema e teatro era molto più netta di quanto non sia oggi.<br />Le due arti si avvicinano sempre più, infatti nella maggior parte degli spettacoli odierni noterai una recitazione quasi cinematografica da parte degli attori.<br />È difficile vivere di arte, ma pur di viverci è meglio saper fare un po’ di tutto, non si sa mai.<br /><br /><i><b> Il cortometraggio “Gli ultimi 6 minuti” tratta il tema dell’ambiente, mescolando dramma e fantastico. Come nasce l’idea di questo corto? </b></i><br /><br /> Il concept è di Francesco Grilli, mio amico prima che collaboratore, e inizialmente era molto diverso da quello uscito su schermo.<br />Era da un po’ che volevamo collaborare e quando propose l'idea alla troupe eravamo entusiasti. <br />Ci siamo detti "Possiamo farlo!" ma, nel momento in cui abbiamo iniziato a girare le prime scene, si è abbassata la marea, è arrivato il maltempo e la spiaggia brulicava di rifiuti e rocce così abbiamo dovuto cambiare un po’ di cose, ma tutto sommato la fortuna è stata dalla nostra parte! </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /><b><i>Ci descrivi brevemente il processo di realizzazione del suddetto cortometraggio? Organizzazione, soggetti coinvolti, risorse, tempistiche. </i></b><br /><br />Sicuramente è partito tutto dopo che ho comprato la mia Canon, una 80D.<br />Ci conoscevamo già tutti, così un giorno ci siamo riuniti, abbiamo messo a disposizione un piccolo budget e Francesco, lo sceneggiatore, ha scritto la storia e ce l'ha presentata.<br />Non nascondo che il progetto era un mio personale desiderio già da qualche mese, e stavo aspettando l'occasione per mettermi in gioco come regista.<br />Tutti eravamo indispensabili perché sapevamo fare più cose, ma al contempo tutto confluiva nel "Fare Cinema" così abbiamo preparato il piano di lavorazione, il set, le attrezzature e il gioco era fatto.<br />Stavamo girando il nostro primo corto! E per quanto fosse un piccolo progetto, ancora oggi mi emoziono ripensandoci. <br /><i><b><br /> In che tipo di manifestazioni hai trovato maggiore possibilità di espressione e riscontro per i tuoi lavori nell’ambito dei cortometraggi? </b></i><br /><br /> "È difficile inquadrare in un genere questo corto" devono aver pensato i giudici di vari festival.<br />Non nascondo che mentre eravamo in fase di riprese non ci aspettavamo chissà quali riconoscimenti, e invece poi è risultato essere in concorso a molte più competizioni di quello che pensavamo.<br />Nella maggior parte siamo arrivati nella rosa dei finalisti, vincendone solo alcuni.<br />Ora stiamo lavorando su qualcosa di molto meno impegnato ma con mezzi tecnici e artistici di gran lunga migliori.<br />Questo era ed è stato un esperimento, ma con il prossimo faremo breccia in questi giudici dal cuore di pietra! <br /><br /><i><b>Ci racconti i tuoi progetti futuri? </b></i><br /><br />Nonostante il periodo non bellissimo per il nostro settore, io e Francesco (che proprio in questo periodo sta seguendo un corso di Screenwriting all’università) siamo in piena produzione per il prossimo corto, un progetto molto più impegnativo del precedente, che probabilmente gireremo tra luglio e agosto.<br />Stavolta avremo anche un compositore, un tecnico audio e un cast composto da 3 protagonisti, ma forse sto parlando troppo (ride).<br />Ognuno di noi 5 ha poi anche altri progetti attivi, bandi regionali, concerti, spettacoli teatrali ecc<br />Io personalmente sto terminando il secondo anno di Università e sto lavorando molto come fotografo e Videomaker.<br />Poi da Settembre, Covid permettendo, sarò in scena prima a Napoli e poi a Roma come co-protagonista in 2 spettacoli. </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Speriamo bene 🤙</span><br />
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<a href="https://www.cortisiparte.com/2020/03/gli-ultimi-6-minuti.html">Gli ultimi 6 minuti</a> <a href="https://www.instagram.com/jack.scalin/?fbclid=IwAR3zLs-giz9Qb342ZVSzAZqBN2kc-hGRf-Ws6OpBLm4QjZ0VFPGn8mTGch0">Instagram</a></div>
<br /><br /><br /><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br />Intervista curata da Giulio Muto</span>Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-78996529335188731852020-05-05T11:32:00.000+02:002020-05-05T11:32:00.796+02:00UN MARE DI MAGLIE<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">UN MARE DI MAGLIE</span></div>
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<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/Qw99RFGAqq8/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/Qw99RFGAqq8?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><a name='more'></a>Ogni giorno un uomo va al mare per raccogliere i vestiti di tutte quelle persone che sono morte in mare a causa dei naufragi. Una sua amica lo intervista e ne nasce un dialogo importante su una delle più grandi tragedie umane qual è l’immigrazione. Attraverso l'esempio e il simbolismo delle magliette, invia un messaggio a tutti gli uomini e gli stati d'Europa in modo che tutta questa tragedia finisca al più presto e per sempre.<br /><br />Il corto è stato girato nel 2019. <br />Location: Spiaggia di Spadafora (Me). <br /></span><div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Scritto, diretto, montato e interpretato da Emanuele Cilenti. <a href="https://www.facebook.com/cilenti.emanuele">fb</a></span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Riprese di Emanuela Gangemi.</span></div>
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<a href="https://www.tempostretto.it/news/fragilita-e-speranza-nella-scrittura-di-emanuele-cilenti.html">biografia</a></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-81508672804256671802020-04-29T10:06:00.002+02:002020-04-29T10:10:58.917+02:00INTERVISTA ALLA DREAMSCINEMA ENTERTAINMENT<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
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<b><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">INTERVISTA ALLA DREAMSCINEMA ENTERTAINMENT</span></b></div>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><b><i><br />Quando nasce e da chi è costituita la DreamsCinema? </i></b><br /><br /> Nasce ufficialmente l’11 agosto 2008. È composta da un gruppo di amici di vecchia data che hanno deciso, all’inizio per gioco, di provare a buttarsi nell’avventura cinematografica. I fondatori e attuali membri sono: Alessandro Pestarino, Riccardo Grosso, Alessio Piana, Tiziano Traversa. Per un lungo periodo ha fatto parte del gruppo anche Edoardo Nervi. </span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /><i><b>Siete in espansione e alla ricerca di collaboratori oppure siete un gruppo consolidato e al completo? </b></i><br /> Fondamentalmente siamo un gruppo di autori. Attualmente il gruppo è consolidato dal punto di vista creativo, ma siamo sempre alla ricerca di figure professionali che possano coprire i ruoli tecnici in cui siamo carenti. <br /><br /><b><i> Breve racconto della realizzazione del cortometraggio “I bastardi”? Dalla scrittura al coinvolgimento degli altri soggetti che hanno collaborato, dal reperimento dei fondi all’organizzazione. </i></b><br /><br /> Il cortometraggio nasce dall’esigenza di creare qualcosa di qualità, ma che non richiedesse un elevato apporto della tecnica. Fin dal processo di scrittura, Alessandro Pestarino (sceneggiatore e regista dell’opera), ha cercato di puntare tutto sul dialogo e sulla trama. Le location sono state ridotte al minimo e si è cercato di narrare attraverso lo strumento più economico a disposizione, ovvero la parola. <br />Dato il grande impegno richiesto dal progetto, in produzione si è unito con un apporto fondamentale Matteo Sartore, esperto videomaker pubblicitario che ha curato l’aspetto tecnico delle riprese, del montaggio e della post-produzione. La fotografia è di Edoardo Nervi. <br />Abbiamo reperito gli attori pescando da corsi di recitazione a Genova. Non avendo il budget per offrire loro un cachet vero e proprio, abbiamo provveduto a offrire loro un rimborso spese, come suggerito dal nostro produttore esecutivo Tiziano Traversa. <br />Fondamentale è stata l’opera di coinvolgimento. Siamo riusciti a far appassionare gli attori al progetto in modo da poter ottenere il massimo dalle loro interpretazioni. <br />Tutta la produzione ha partecipato all’allestimento del set. Le spese, come in tutti gli altri lavori, sono state a carico dei membri di DreamsCinema. <br />La mancanza di tempo e fondi adeguati ci ha costretto a girare in un giorno solo, nonostante i piani iniziali ne prevedessero tre. <br /><br /><b><i> In che modo vi organizzate per il reperimento e la gestione del budget per un progetto?</i></b> <br /><br /> Il budget viene sempre diviso tra i membri della produzione. Cerchiamo di destinare quante più risorse possibili verso attori e tecnici, sobbarcandoci noi in prima persona di tutti quei ruoli non fondamentali in modo da non disperdere i fondi. <br /><br /><i><b>Quali sono gli eventi che prediligete, o ai quali ambite, per la promozione di un vostro lavoro? </b></i><br /><br /> In genere, presentiamo sempre i nostri lavori in manifestazioni locali sfruttando canali e istituzioni. Dopodiché cerchiamo di iscrivere i cortometraggi a quanti più festival possibile. Lo scopo principale dei nostri lavori, però, è quello di creare dei “biglietti di presentazione” da allegare alle opere scritte (punto di forza del nostro gruppo) che inviamo alle produzioni. <br /><br /><b><i>Quali sono le idee e i progetti in cantiere per il futuro? </i></b><br /><br /> Purtroppo la situazione pandemica attuale ci ha bloccato. Avevamo progetti ambiziosi in cantiere che al momento sono stati messi in stand-by. C’era l’idea di sviluppare un cortometraggio a metà tra il noir e l’horror vampiresco. Vedremo come si evolverà la situazione nei prossimi mesi. Riteniamo che si apra uno scenario molto cupo per le piccole produzioni e gli esordienti. La crisi attuale renderà sempre meno accessibili i fondi e spingerà le grosse produzioni a puntare meno sui nuovi autori, ma staremo a vedere. <br />Dovendo lavorare a distanza come tutti, abbiamo implementato l’attività di scrittura e contatto delle case di produzione, anche estere. <br />L’unico progetto video che vedrà la luce nell’immediato futuro è un piccolo corto satirico su un aspetto della quarantena, che gireremo non appena le disposizioni di legge consentiranno la libera uscita. <br /><br /><br /> <a href="https://www.facebook.com/dreamscinema">Dreamscinema fb page</a></span><br />
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><a href="https://www.youtube.com/channel/UCTEQhNiOHlSPJhFCVv47Uaw">Dreamscinema youtube page</a></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Intervista curata da Giulio Muto<br /><br /> <br /> </span> </div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-77846324510990403052020-04-20T13:48:00.000+02:002020-04-20T13:48:27.384+02:00A DISTANZA DI (in) SICUREZZA<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">A DISTANZA DI (in) SICUREZZA</span></div>
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<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/4lBmQ4bZ-Pc/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/4lBmQ4bZ-Pc?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><a name='more'></a>Costretti a una reclusione forzata a causa di un'emergenza globale, Paolo e Francesca comunicano quotidianamente attraverso una videochiamata. Un cortometraggio realizzato "a distanza di sicurezza" per raccontare una storia d'amore, minata dalle difficoltà che la lontananza fisica impone in un momento devastante e complesso per il mondo. <br />Una situazione dove i tanto criticati Social Network aiutano a ridurre questa distanza, mantenendoci comunque al sicuro nell'era della più totale insicurezza. <br /><br /><br />Regia di Giovanni Berruti <a href="https://www.linkedin.com/in/giovanni-berruti-1036a7a3/?originalSubdomain=it">linkedin</a><br />Con:<br />Con Leone Romani <a href="https://www.linkedin.com/in/leone-romani-50546b87/">linkedin</a> Alessia Maiello Concept di Giovanni Berruti Leone Romani Sceneggiatura di Giovanni Berruti Editing Musicale Leone Romani<br /><br /><br />NOTE DI REGIA<br />Oltre a un'analisi sociale della quarantena, alla quale il Paese è sottoposto per fronteggiare l’emergenza COVID-19, “A Distanza di (in)Sicurezza" vuole essere una specie di esperimento per il mondo audiovisivo. <br />Lo abbiamo letteralmente realizzato a distanza di sicurezza, grazie alla passione e professionalità di Leone Romani e Alessia Maiello, che interpretano Paolo e Francesca, ragionando insieme sul copione tra chat e videochiamate e con tutte le difficoltà che l'operazione ha comportato, in quanto è estremamente difficile girare un qualcosa da lontano. Dopo prove e indicazioni concordate, ognuno ha ripreso la propria parte con lo smartphone per poi unire tutto il materiale nel montaggio. Un lavoro complesso, ma allo stesso tempo interessante. <br />Che possa trattarsi di un nuovo modo per realizzare dei progetti, ma soprattutto per tenere attiva e continuare a stimolare la creatività di chi vuol fare del racconto audiovisivo il proprio mestiere. <br />Proprio come noi.</span>Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-70717757563157431912020-04-20T13:45:00.000+02:002020-06-28T15:12:39.173+02:00PAZIENZA ZERO<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">PAZIENZA ZERO</span></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/YFKfFlC0QVk/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/YFKfFlC0QVk?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Le vicende di Ettore, un giovane ipocondriaco, alle prese con l'impazzare della pandemia, causata dal CoronaVirus. <br />Una fotografia del Paese in un momento di paura legittima, che stiamo tutti vivendo, che purtroppo può anche tristemente sfociare in razzismo e forme di violenza verso il prossimo. </span><br />
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Con: </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Leone Romani <a href="https://www.linkedin.com/in/leone-romani-50546b87/">linkedin</a>, Bianca Grisostomi Travaglini, Tommaso Scribani Rossi, Ascanio </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Colonna </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Scritto e diretto da Giovanni Berruti </span><a href="https://www.linkedin.com/in/giovanni-berruti-1036a7a3/?originalSubdomain=it" style="font-family: "Courier New", Courier, monospace;">linkedin</a></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Editing e Sonoro Leone Romani</span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br />NOTE DI REGIA<br />“Pazienza Zero” è il mio primo cortometraggio da regista, i precedenti realizzati li ho esclusivamente sceneggiati e prodotti. <br />Volevo raccontare un’esasperazione, una perdita di pazienza totale attraverso una fotografia odierna del Paese, dove Ettore rispecchia un po’ tutti noi, con le nostre ansie e paure più che legittimate in un mondo iperconnesso h24, dove improvvisamente ci si trova a dover cambiare totalmente abitudini nel nome del bene primario assoluto, ovvero la salute, personale, dei nostri cari, delle persone più deboli e soprattutto di chi lotta in prima linea per fermare questa emergenza. <br />Credo che raccontare un paese attraverso le proprie storie, per quanto drammatiche possano essere, sia un atto di onestà e di impegno verso la società, nella quale si vive.</span></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-40570552457106171922020-03-29T12:52:00.002+02:002020-03-29T12:55:44.988+02:00INTERVISTA ALLA 4TH WALL PICTURES<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">INTERVISTA ALLA 4TH WALL PICTURES</span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><i><br /><b> Come nasce la 4th Wall? </b></i><b><br /></b><br /> Massimiliano Saltori - "Come succede spesso: assolutamente per caso. Eravamo tre amici con la passione per il cinema e circa nel 2014 abbiamo avuto l’idea di cimentarci nella realizzazione di un cortometraggio. Lo abbiamo scritto, diretto e montato. Da lì abbiamo iniziato a cercare gente che condividesse la nostra passione."<br /><br /> Stefano Bolognini - "In pratica, ci siamo trovati a fare cinema in un contesto di grandi cambiamenti tecnologici. Il digitale ha reso più accessibile gli strumenti necessari e la banda larga ha praticamente azzerato le distanze con il pubblico. Quello che serve per iniziare oggi è un camcorder di qualunque tipo e una connessione internet. Poi viene l’esperienza, ovviamente."</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /><i><b> Siete padovani, siete un collettivo, una community, un festival. La vostra città ha offerto un contesto stimolante per realizzare questa vostra realtà? </b></i><br /><br /> Stefano - "Certamente. Padova è la città dove abbiamo studiato e dove viviamo. Valorizzare il territorio e promuovere ciò che la rende unica è sempre stato nelle nostre intenzioni."<br /><br /><b><i> Quale è stato il primo lavoro che avete realizzato? </i></b><br /><br /> Massimiliano - "Si chiamava Isolation; un cortometraggio di genere sci-fi pensato e realizzato nel 2014 e poi pubblicato nel 2015. Praticamente il progetto che ha sancito la nascita del nostro collettivo."<br /><br /> Stefano - "Quello che ci ha spinto a realizzarlo è stata la voglia di creare quel tipo di storie che non si vedevano mai nel panorama italiano. Di fantascienza ad esempio."<br /><br /><i><b> In che modo vi organizzate per reperire fondi e risorse per i vostri progetti e gli eventi che promuovete? </b></i><br /><br /> Stefano - "Finora i fondi e le risorse sono sempre stati divisi fra coloro che condividevano un interesse artistico nella realizzazione del progetto. Ovviamente, sia autori che produttori devono essere sempre d’accordo in merito alla realizzazione e alla pubblicazione del prodotto finale. Una volta chiusa la fase di post-produzione, l’opera viene diffusa attraverso eventi dal vivo e online."<br /><br /> Massimiliano - "Spesso le nostre premiere ufficiali avvengono in sale cinematografiche affittate per l’occasione. Dividiamo sempre i costi tra di noi, ma ne vale la pena. Questo è stato principalmente il modo in cui ci siamo fatti conoscere sul territorio padovano e veneto, finora. È buffo, ma nell’ambiente il termine specifico per questo tipo di premiere auto organizzate è proprio fourwall."<br /><br /> Stefano - "Oltre a questo abbiamo anche organizzato dei festival per coinvolgere altri artisti, veneti e non. Infatti, non ci occupiamo solo di produzioni, ma anche dell’organizzazione di festival e networking a livello locale. Lo scopo è rendere la popolazione consapevole dell’esistenza di queste produzioni indipendenti, ma anche coinvolgere i giovani professionisti che vogliono mettersi alla prova. Si crea un punto d’incontro con la scusa di questi eventi."<br /><br /><b><i> Per un genere come lo sci-fi, quali sono i prodotti e gli autori da cui traete ispirazione? </i></b><br /><br /> Stefano - "Ci sono moltissimi film e registi che ci piacciono. In sostanza siamo cresciuti guardando storie che parlavano di cyborg venuti dal futuro, viaggi nel tempo e alieni."<br /><br /> Massimiliano - "I classici, praticamente. Registi come Cameron e Spielberg o scrittori come Arthur C. Clarke, Michael Crichton, Philip K. Dick e Isaac Asimov. Si tratta però sempre di storie che raramente sono prese in considerazione qui da noi. Il cinema italiano sembra sempre preferire altri generi, come il dramma o la commedia. La fantascienza resta ancora oggi un genere fortemente americano."<br /><br /><i><b> Come produzione, che passi fate per portare avanti un progetto in cui credete? </b></i><br /><br /> Stefano - "La preproduzione è la fase più delicata ed importante. Tutto parte dal soggetto, ovvero da un’idea. Per mettere su carta una storia ci vogliono persone diverse che decidano di raccontare, attraverso il cinema, uno spaccato della propria realtà. Da un soggetto e una sceneggiatura costruita gradualmente, si passa poi a identificare gli attori e le location adatte. È il momento in cui viene anche fatta una stima dei costi e dei tempi necessari."<br /><br /> Massimiliano - "A questo segue la produzione vera e propria, ossia le riprese. Questa fase in genere non dura molto e viene concentrata in pochi giorni. Infine, c’è la postproduzione. Anche in questa fase, vengono coinvolte diverse persone. L’audio va raffinato, vanno create le musiche, montato il progetto vero e proprio e infine corretto il colore. Anche un semplice cortometraggio può portare via mesi."<br /><br /><i><b>Con il fantasy Carillon vi siete aggiudicati il 1° premio al PadovaCiak del 2018. Se doveste trasformarlo in un lungometraggio, arricchireste la narrazione con forti effetti visivi oppure adottereste un approccio più “evocativo”? </b></i><br /><br /> Massimiliano - "Quel corto è stato pensato per raccontare una storia in pochi minuti, quindi per poterne fare un lungometraggio andrebbe sviluppata la premessa iniziale. Quanto agli effetti speciali, la post produzione e molti software permettono di aggiungere particolari ed azioni che sarebbero impossibili da riprodurre nella realtà. Ci si potrebbe pensare, ma secondo noi gli effetti speciali devono essere funzionali alla trama e non preponderanti, altrimenti è un po’ un esercizio di stile. Prima viene la storia." </span><br />
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><i><b>Ci raccontate un aneddoto divertente di qualche vostra produzione/lavorazione?</b></i><br /><br />Stefano - "Di aneddoti ce ne sono abbastanza per un libro! In genere, la cosa più interessante da registrare è che la gente non si aspetta mai il numero di persone che finiamo per portarci sul set. Quando abbiamo iniziato, ai tempi di Isolation, eravamo tipo in tre. Due recitavano e uno teneva la telecamera. Oggi arriviamo ad avere quindici, venti persone simultaneamente. Truccatori, cameraman, attori, addetti alle luci..."<br /><br />Massimiliano - "Ma la gente non se lo aspetta! Quindi può capitare che qualcuno acconsenta a prestarci degli spazi per le riprese, per poi vedere arrivare tre o quattro auto cariche di gente e attrezzature. Glielo spieghi prima, ovviamente, ma in genere non ci credono fino a quando non lo vedono con i loro occhi. Si aspettano sempre due o tre persone con uno smartphone. È successo per le riprese di Eudaimonia. Lo abbiamo girato in un albergo alla periferia di Padova. Il gestore aveva decisamente sottovalutato il numero di persone coinvolte e la complessità delle riprese. Ma per fortuna è andata bene. È stato molto paziente e gentile, nonostante la sorpresa iniziale."<br /><br />Stefano - "Un altra cosa interessante è il modo in cui le persone reagiscono alla presenza delle telecamere in luoghi pubblici. C'è gente che si ferma e resta a guardare incuriosita, senza dire nulla. Altre volte invece si avvicinano e attaccano bottone, facendo domande. Abbiamo girato in un cimitero una volta. Non hai idea della festa che ci hanno fatto i vecchietti presenti. Non volevano che ce ne andassimo più."<br /><br />Massimiliano - "Non va sempre così, ovviamente."<br /><br />Stefano - "No, infatti. Una volta, durante le riprese di Upstairs, un horror girato nel nostro vecchio appartamento, i vicini hanno minacciato di chiamare la polizia. Non perché stessimo facendo casino, ma per il genere. Non apprezzavano l'horror. Valli a capire."</span><br />
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /><i><b> Su cosa state lavorando attualmente? </b></i><br /><br /> Stefano - "Tra il 2018 e il 2019 ci siamo principalmente occupati di un’antologia composta da tre storie a tema comune: i Racconti di Sangue. Ora stiamo portando avanti lo sviluppo di alcune sceneggiature in modo da preparare il terreno per i prossimi anni."<br /><br /> Massimiliano - "La novità è che ultimamente abbiamo partecipato ad alcuni bandi e stretto collaborazioni con altre associazioni e gruppi artistici. Quindi, per il 2020 e il 2021 stiamo definendo la realizzazione e la produzione di lungometraggi."<br /><br /> Stefano - "Un notevole passo avanti rispetto al passato. È un’evoluzione in linea con quella che è sempre stata la nostra ambizione fin da quando abbiamo iniziato. Condividere un progetto artistico con altre persone appassionate e permettere un’espressione personale attraverso il cinema." </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><a href="https://www.facebook.com/4thWallPictures/">fbpage4thwall</a> <a href="https://www.youtube.com/c/4thWallPictures">youtube4thwall</a> <a href="https://www.4thwall.it/?fbclid=IwAR06ssU-4TgG7ylaFaydYwngc_tIcBQxieLbspoauEHQQ191Bj_cWs9uk8k">sitoweb</a> <a href="https://www.instagram.com/4thwallpictures/?fbclid=IwAR39ZPeEYnLyPpjgivhIgrUULTVV6vFvAabtXdOU7Ie7feCRybyYv6J6E-w">instagram</a> <a href="https://www.linkedin.com/company/4thwall/about/">linkedin</a></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Intervista curata da Giulio Muto e Silvia Sanna</span> </div>
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Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-60980157267919458292020-03-17T15:32:00.000+01:002020-03-17T15:32:48.828+01:00I BASTARDI<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">I BASTARDI</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/L9oAmLE1sOc/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/L9oAmLE1sOc?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Cinque grotteschi criminali si ritrovano a spartisi il bottino di una rapina dopo aver scontato sei anni di galera a causa del tradimento del sesto membro della banda. Ma non tutto è come sembra... <br /><br />Il budget del cortometraggio è stato di circa 600€. Le riprese sono avvenute in tre località. Gli interni della stamberga sono stati girati presso una casa abbandonata sita in Rocca Grimalda. Quelli dell’abitazione del traditore in località Castelletto d’Orba. Gli esterni nella campagna nei pressi di Acqui Terme. Macchina da presa: Panasonic GH5. Obbiettivi Leica.</span><br />
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Regia e Sceneggiatura Alessandro Pestarino. <a href="https://www.facebook.com/alessandro.pestarino.3/timeline?lst=1504993995%3A100000969217560%3A1584455283">fb</a></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Prodotto da DreamsCinema Entertainment <a href="https://www.facebook.com/dreamscinema/">Dreamscinema fbpage</a> e DreamVision di Matteo Sartore. <a href="https://www.facebook.com/DreamvisiondiMatteoSartore/">Dreamvision fbpage</a></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Con:</span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Stefano Raggi De Marini, Fabio Dossena <a href="https://www.facebook.com/fabio.dossena.39">fb</a>, Alessandro Gatti <a href="https://www.facebook.com/gatti.alessandro">fb</a>, Andrea Carboni, Pasquale Tenerelli. Produttori: Riccardo Grosso, Alessandro Pestarino, Matteo Sartore, Alessio Piana, Edoardo Nervi. Fotografia: Edoardo Nervi<a href="https://www.facebook.com/edoardo.nervi">fb</a>. </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Produttore Esecutivo: Tiziano Traversa. </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Riprese, montaggio e post-produzione: Matteo Sartore <a href="https://www.facebook.com/matteo.sartore.31">fb</a>.</span><br />
<span style="background-color: #f9f9f9;"><span style="color: #030303; font-family: "roboto" , "arial" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-8223692003968008632020-03-17T14:55:00.000+01:002020-03-17T15:35:00.686+01:00GLI ULTIMI 6 MINUTI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">GLI ULTIMI 6 MINUTI</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/7gPStbweJm8/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/7gPStbweJm8?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Un uomo poco incline all'ambientalismo, come troppo spesso è l'uomo comune, vivrà un'avventura che gli aprirà gli occhi a sue spese. Un'avventura ai confini della realtà.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Realizzato in 3 intensi giorni a Vietri Sul Mare. Abbiamo concepito questo corto come una prova per formare una troupe e vedere di cosa eravamo capaci in così poco tempo. </span><br />
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Con: </span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Giovanni Scalingi <a href="https://www.instagram.com/jack.scalin/?fbclid=IwAR3zLs-giz9Qb342ZVSzAZqBN2kc-hGRf-Ws6OpBLm4QjZ0VFPGn8mTGch0">instagram</a>, Francesco Grilli <a href="https://www.instagram.com/edmond_dantes93/">instagram</a>, Enzo Carnevale, Leonardo Caione <a href="https://www.instagram.com/leonardo_caione/?hl=it">instagram</a>, Loreta Carnevale <a href="https://www.instagram.com/lory_1449/?igshid=1l5edpcpm1v3j">instagram</a>.</span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Regia Giovanni Scalingi e Francesco Grilli </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Basato su un soggetto di Francesco Grilli </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Riprese e Montaggio Leonardo Caione </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Trucco e Parrucco Loreta Carnevale</span></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-34529320844923487402020-02-12T14:38:00.004+01:002020-03-17T15:33:49.504+01:00RADICI<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">RADICI</span></div>
<br />
<iframe allow="autoplay; fullscreen" allowfullscreen="" frameborder="0" height="360" src="https://player.vimeo.com/video/292099608" width="640"></iframe>
<a href="https://vimeo.com/292099608">RADICI - short movie</a> from <a href="https://vimeo.com/davidstarkvideovimeo">David Stark</a> on <a href="https://vimeo.com/">Vimeo</a>.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Cosa ci blocca quando perdiamo l'ispirazione? </span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Frida, una giovante artista, è costretta a vendere all’asta la sua casa e le sue opere d'arte. Da qualche tempo ha smarrito l’intuizione creativa e si sente sconfitta. Lucas, un amico presente all’asta, la spinge a staccarsi per un attimo dalla tela bianca e ad aprire gli occhi sulla magia del posto in cui vive. Un lancio liberatorio, un urlo, Frida sprigiona la propria energia e ritrova l'adrenalina del gesto creativo che la riconnette alla sua passione. Radici è uno short movie che racconta la ricerca della propria identità e del contatto con la nostra essenza, fatta di dettagli che si compongono al momento giusto. Così come un Americano vive nel momento in cui lo assapori, né prima, né dopo, così il gesto creativo va preso al volo, come un treno in corsa. Un'identità è fatta di intuizioni vissute fino in fondo e radicate dentro di noi. </span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Radici è uno short movie creato per il contest RED Passion di Campari 2018.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Regista, sceneggiatore e produttore David Stark <a href="https://www.davidstark.it/">sito web</a></span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Realizzato nel 2018 con una telecamera RED PRO 6.0 8K </span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Con:</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Petra Valentini - Francesco Sferrazza Papa </span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Regista David Stark </span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">D.O.P Michele Vairo <a href="https://www.linkedin.com/in/michelevairo/">linkedin</a></span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Original Score Alessandro Papaianni <a href="https://www.linkedin.com/in/alessandro-papaianni-978293a0/">linkedin</a></span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Sound Mattia Pontremoli - Emanuele Pullini </span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Make Up A. Boggeri </span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Scenografie Francesca Manuele <a href="https://www.linkedin.com/in/francescamanuele/">linkedin</a></span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Ass. Scenografie Carlo Bigioggero </span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Costumi Carlo e Riccardo Paveri </span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Location Cascina Cantarana Pavia </span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">produzione David Stark, Michele Vairo e Giulia Rosa D'Amico <a href="https://www.linkedin.com/in/giulia-rosa-d-amico-395a3611b/">linkedin</a>. </span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Stark Productions</span>Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-46851216818455535952020-02-11T14:59:00.000+01:002020-03-29T12:55:30.317+02:00INTERVISTA A DAVIDE LO SCHIAVO (SCENEGGIATORE E REGISTA)<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Intervista Davide Lo Schiavo (alias David Stark)</span></div>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<i><b><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Raccontaci brevemente il tuo percorso di studi, quando hai capito che ambito prediligessi?</span></b></i><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Dopo la maturità classica ho intrapreso gli studi di Lettere e Filosofia e parallelamente ho lavorato come attore teatrale. L’apertura mentale derivata dal mondo del teatro, lo studio e la passione per il narrare hanno fatto sì che incontrassi il cinema in modo quasi naturale. Come imbattersi in una bellissima donna sul tram e da quel giorno esserne perdutamente innamorato.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Ho reso l’idea?</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Dopo la laurea ho deciso di specializzarmi e mi sono diplomato alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano in Scrittura Cine Televisiva. Credo che quel tram sia stato per me lo studiare la storia del cinema, e la bellissima donna che mi richiama da allora è sempre davanti a ai miei occhi. Mi sono innamorato al punto da volerne fare il mio mestiere.</span><br />
<div>
<a name='more'></a><i><b><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Come hai iniziato a scrivere, raccontaci del tuo primo lavoro da sceneggiatore.</span></b></i><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Ho sempre scritto, sin da piccolo. Pinzavo insieme cinque fogli scarabocchiati a pennarello, uno con la storia del cane, uno con la storia della farfalla, un terzo con non so più che racconto, e li consegnavo personalmente ad amici e parenti, come fossero pietre preziose.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Ero una specie di mini scrittore-editore con auto distribuzione incorporata.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Da grande, la prima sceneggiatura che ho scritto è stata una commedia corale dal titolo Era Meglio Peter Pan. Un film che inizia come una commedia francese con dialoghi serrati e poi si trasforma in un road movie in giro per tutta l’Italia.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Ho lavorato con altri due colleghi, sotto la supervisione di Pasquale Plastino, uno dei più noti sceneggiatori italiani. Questa storia è piaciuta molto, ci siamo ispirati all’universo dei Coen e alla loro ironia cinica e particolare.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Scrivere in tre non è mai semplice. Ci sono continui scambi dipinti vista, anche molto accesi.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Si attraversano dei momenti in cui ognuno vorrebbe tirare dalla sua parte, e il carro rimane piantato nel fango.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">A poco a poco, però, con molta pazienza, si riesce ad accendere quella fiammella comune, si azzecca quella battuta, quel colore giusto, e tre poetiche diverse tornano a collaborare magicamente. Grazie a questa prima esperienza ho imparato molto, ho iniziato a lavorare, ed ora riesco a gestire meglio tutti i miei nuovi progetti di scrittura.</span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<i><b><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Dicci la tua opinione sugli spazi e sugli strumenti più efficaci per divulgare i tuoi lavori,<br />siano essi prodotti teatrali o prodotti per lo schermo.</span></b></i><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Oggi il mercato è sempre più competitivo e per un giovane autore non è facile inserirsi.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Ci sono molte scuole specializzate, maestri affermati, libri o corsi dove apprendere nozioni di scrittura cinematografica. Questo fa sì che ogni anno si riversino sulla piazza frotte di giovani autori a caccia di lavoro con diverse idee da proporre.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Il mondo dell’industry sta reagendo a questo aumento di storie offrendo dei nuovi spazi per il contatto tra autori e produttori. Parlo dei famigerati eventi di pitching, ovvero eventi di presentazione in cui si possono lanciare le proprie idee alle produzioni ed ai broadcast.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Questi spazi sono stati inseriti sempre di più sia all’interno dei festival cinematografici, sia all’interno di giornate ad hoc alle quali è possibile iscriversi liberamente. Ma bisogna sempre stare attenti. Soprattutto come giovani autori, si possono vivere momenti molto importanti, o momenti terribili. I pitch sono come vere e proprie audizioni, e come tali vanno preparati. Il mio consiglio è questo: siate sicuri di avere ben in mente il fuoco della vostra storia, e non sottovalutate l’allenamento nella presentazione. Molto spesso vedo ottime idee alle quali vengono segate le gambe perché sono presentate male. Provate e riprovate, cronometratevi. I pitch sono conversazioni lampo di massimo 10 minuti. Allenatevi ad essere chiari, sintetici, e se possibile mai freddi. Non demandate ad un tempo successivo quello che dovete mettere a punto prima dell’esposizione. Vi sarà d’aiuto e vi farà crescere, e non pensiate di perdere tempo. Saper fare innamorare di una storia, è un’arte fondamentale.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">È necessario inoltre sapere fare una selezione della vetrina in cui andiamo a presentare un progetto. Non tutti accettano tutto. Bisogna cercare di essere specifici e capire quali possano essere le idee di cui il mercato è a caccia e in che particolare contesto presentarle. Non andremmo mai a presentare ad un gruppo di informatici la nostra ricetta della torta meringa, giusto? A meno che non siamo sicuri che uno tra loro non ne abbia una passione spasmodica, e quindi... Siate specifici, preparati e mirate bene l’obiettivo.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">A buon intenditor...</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<i><b><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Come è nata l'idea per il documentario Under the Rug, visto al Festival London International<br />Documentray Film Festival?</span></b></i><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">L’idea del documentario Under The Rug nasce da una conversazione molto accesa che Alì Younis, il regista del film, ebbe qualche anno fa con suo padre.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Alì sosteneva che nel suo paese ci fosse una grande ipocrisia di fondo: esisteva un odio tra confessioni religiose (musulmane) e tra cristiani e musulmani, ma la gente non ne parlava.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Questo per dare la parvenza al mondo di un paese in convivenza pacifica. L’immagine ricordava quella in cui all’arrivo inaspettato di un ospite, per fare bella figura si rassetta alla bell’e meglio mettendo lo sporco “sotto il tappeto”, (da qui il titolo under ther rug). Quel tappeto era rappresentato da una bugia comune che i siriani continuavano a ripetere, un “siamo tutti fratelli”, a cui nessuno credeva, ma che era sulla bocca di tutti. Lo sporco era l’odio camuffato in bugia.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">E il bisogno di Alì era quello di mostrare questa bugia, mostrare che nella società siriana i giovani non volevano più odiarsi come le loro famiglie imponevano. Bisognava alzare il tappeto per spazzare via l’odio. Uno dei modi per farlo, era parlare dei matrimoni. In Siria un cristiano e una musulmana non possono sposarsi, così come non possono sposarsi musulmani di confessioni diverse. Possono essere amici, studiare insieme, frequentarsi, ma se si parla di matrimonio, di figli, di famiglia, i genitori e la società lo impediscono. E lo Stato? Pur essendo formalmente laico, è schiavo della legge religiosa. Dovevamo mostrare una storia che fosse testimonianza di questa condizione e siamo arrivati a raccontare la vita di alcune coppie su cui si è abbattuta la legge religiosa. Il film racconta la fuga di May, architetto e pittrice musulmana, che scappa in Olanda clandestina con suo figlio, dopo la morte del compagno cristiano in Siria, per evitare che i suoceri le tolgano il figlio. Insieme a lei raccontiamo anche di altre due coppie costrette a fuggire dalla Siria per poter vivere il loro matrimonio e il loro amore, due musicisti e due ragazzi. Ecco che come scrittore il mio intervento in questo film è stato quello di dare una progressione drammaturgica alle interviste realizzate dal regista a May e alle coppie.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Insieme ad Alì, abbiamo ripulito, tagliato, ricostruito, scritto e affinato la struttura del film.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Obiettivo è sempre stato quello di realizzare un film sulla Siria che non parli della guerra, dei bombardamenti, e del conflitto, ma che segua un filone meno noto che è alla base dei contrasti in quel paese: l’odio religioso. In questo film non è mostrata la guerra, ma la sua causa. È un film che testimonia quanto le nuove generazioni siriane lottino per liberarsi dai vincoli religiosi delle loro famiglie, e quanto invece, le vecchie generazioni, vi soccombano.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">E potremmo definirlo un film leggibile anche da un punto di vista non solo siriano, ma universale, se paragoniamo l’odio religioso di quel paese alle nostre divisioni sociali, razziali e religiose.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Anche l’occidente nasconde l’odio sotto il tappeto, senza spazzarlo via mai.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Posso dire che sia uno dei lavori più interessanti a cui ho partecipato e a cui tengo di più.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Fortunatamente sta ottenendo un buon successo e speriamo di vederlo presto anche in Italia.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<i><b><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Qual è il processo creativo ed ideativo per scrivere una sceneggiatura di documentario,<br />cosa cambia da quella per fiction?</span></b></i><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Un documentario si pone sempre una domanda e molto spesso è un faro a cui il documentarista cerca di rispondere con il sui film. A volte ci riesce, a volte no.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Però è sano che ci sia, ecco. Il documentario è un processo per cercare una verità che sta dietro alla possibile risposta a questa domanda. Può essere un documentario di inchiesta, ad esempio con lo stile di Michael Moore (Bowling a Colombine, Fahreneit 9/11), dove un regista o un personaggio si fa portavoce della domanda e con la sua presenza cerca la verità nel percorso del film, pone interrogativi scomodi, viaggia, si interroga, rompe le scatole. Oppure può trattarsi di un documentario di osservazione, come quelli meravigliosi di Wim Wenders (Tokyo Ga), o di Gianfranco Rosi (Sacro Gra, Fuocoammare), dove la domanda c’è sempre, e si cerca la risposta con il muto ascolto di ciò che accade, il documentarista sparisce e lascia che la vita si manifesti.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Oppure ci sono degli ibridi a metà strada tra fiction e documentario, come per Roberto Minervini (Louisiana), in cui le cose che accadono sono mediate da uno sguardo di ricostruzione, di ricerca, di interrogativo attraverso la selezioni di personaggi che vengono seguiti, e forse stimolati, a reagire a modo loro in un contesto reale.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">In un progetto di fiction non è che non ci sia una domanda, anzi c’è eccome. Solo che la risposta non la cerchiamo in un’analisi dell’imponderabile o del reale avvenimento, ma nella scrittura di personaggi, relazioni, azioni, storie che rispondano a questa domanda.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Cosa vuol dire amare? Cosa vuol dire perdere? Cosa vuol dire vincere? Ogni autore di film di fiction ci guida con i propri personaggi ad una sua visione del mondo.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Quindi nel processo creativo abbiamo a che fare con la scrittura di molte cose che poi nel film non vediamo, ad esempio le backstories dei personaggi, ovvero la loro vita fino al momento del film.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Questa è una tecnica che usano anche molti attori a discrezione, ma per gli scrittori è fondamentale per conoscere davvero i loro personaggi. Nella preparazione di un personaggio di fiction ci si fa ispirare dal proprio vissuto, da quello dei colleghi, e dalla porzione di mondo che si è assaggiata fino ad allora. La fantasia è necessaria per creare storie profondamente umane, dove lo spettatore ci possa vedere se stesso, e dove possa rifugiarsi quando gli sfugge ciò che non capisce della propria vita.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">In conclusione, dobbiamo essere fantastici quando scriviamo, sia in un documentario, o in una fiction, ma dobbiamo soprattutto cercare di essere onesti. E questo vuol dire che non possiamo giudicarci quando scriviamo perché sarebbe il più grosso torto a noi stessi e al nostro film. È bello</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">essere rigorosi, anche nella fantasia, e non prendersi in giro cercando di piacere.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<i><b><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Progetti per il futuro?</span></b></i><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Sto cercando di portare avanti alcuni progetti di scrittura seriale oramai da qualche anno.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">In particolare dopo una vittoria importante ad un concorso ho iniziato una fase di scrittura intensa che mi poterà a formalizzare un concept su un futuro distopico alla Black Mirror, da presentare ai maggiori broadcast.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Nel frattempo lavoro anche come drammaturgo teatrale. Uno dei testi che ho prodotto, Fuori dai Denti, sta riscuotendo un buon successo: è un monologo tragicomico sul mondo delle donne e sulle bugie che esse dicono a loro stesse.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Nel mirino poi c’è un nuovo lungometraggio crime di cui non posso rivelare molto e un bellissimo</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">documentario tra Italia e Svizzera.</span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><a href="https://www.linkedin.com/in/davide-lo-schiavo-00b370106/?originalSubdomain=it">Linkedin Davide Lo Schiavo</a> <a href="https://www.davidstark.it/">sito web</a></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Intervista curata da Silvia Sanna e Giulio Muto</span></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-17130548211468393802020-01-27T10:08:00.000+01:002020-03-17T15:34:01.559+01:00THE MIRROR<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">THE MIRROR</span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/PHnzQHNI7C0/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/PHnzQHNI7C0?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">The mirror è un corto onirico che racconta un incubo condiviso da due donne. Nello spazio del sogno si incontreranno cercando di uccidersi a vicenda.<br /><br />Con: Federica Panizza <a href="https://www.facebook.com/feferica.panizza">fb</a>, Andrea Pietrogrande <a href="https://www.facebook.com/profile.php?id=100000002156868">fb</a></span><br />
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Scritto e diretto da Paolo S. Borgato <a href="https://www.facebook.com/paolo.s.borgato">fb</a></span><br />
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Assistente alla regia e Make up & SFX Lisa Toso <a href="https://www.facebook.com/lisa.toso.9674">fb</a></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Music & Sound di Emanuele Navaro <a href="https://www.facebook.com/EmanueleNavaro">fb</a></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">"Hot Rod" di purple-planet.com </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Traduzioni di Andrea Pietrogrande </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Disegni di Isabella Livieri </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Direttore della fotografia Paolo S. Borgato </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Poster di Erica Andreose </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Art Crew Nicola Franzon, Davide Trovò </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Location Giuseppe Borgato, Isabella Livieri </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><a href="https://www.facebook.com/BorgatoFilm/?ref=bookmarks">Borgato Film fb page</a></span></div>
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<a href="https://www.youtube.com/channel/UCN9LuCHULLLfHlcZPe2-JXg"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Borgato film Youtube page</span></a></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-77435665408834764202020-01-17T12:24:00.001+01:002020-03-17T15:34:12.402+01:00INTERVISTA ROBERTO RICCI (SCENEGGIATORE)<div style="text-align: center;">
Intervista a Roberto Ricci</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<i><b>Da quando sei un autore di racconti? Un sunto dei tuoi lavori sino ad oggi.</b></i><br />
Ho sempre amato scrivere, sin da ragazzino. Sono diventato ufficialmente un autore nel 2012, quando con il racconto Il Cappotto ho vinto il premio Racconti nella rete, un concorso legato al Festival letterario LuccAutori. Il premio per il vincitore oltre alla targa, era la realizzazione di un cortometraggio tratto dal racconto e curato dalla scuola di cinema Immagina di Firenze con la regia di Giuseppe Ferlito. Da allora, ho pubblicato un romanzo, tanti racconti e scritto soggetti per lo schermo. Lo scorso anno è uscita la raccolta Nero Corvino (Le Mezzelane casa editrice), che riunisce il romanzo e alcuni dei migliori racconti tutti rieditati. Una sorta di "The best".<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<i><b>Quali sono gli autori/eventi da cui trai ispirazione?</b></i><br />
La mia è una scrittura cinematografica. Il mio modello ispiratore è il cinema thriller degli anni 70-80. A livello letterario sicuramente le atmosfere di Edgar Allan Poe e Conan Doyle. Riguardo agli eventi direi la vita di tutti i giorni.<br />
<br />
<i><b>In che modo partecipi alla realizzazione di un prodotto per lo schermo tratto da un tuo racconto?</b></i><br />
Quando un regista decide di realizzare un lavoro tratto da un mio racconto o soggetto, gli lascio campo libero. Leggo in primis la sua sceneggiatura e se resta fedele alla mia storia, ha il mio ok. Per il resto, mi limito ad andare sul set quando posso e se richiesti, offro consigli o suggerimenti per la migliore riuscita. Fino adesso (tranne un paio di occasioni) sono stato sempre soddisfatto del risultato finale.<br />
<br />
<i><b>Come sei riuscito a far leggere i tuoi lavori e farli valorizzare?</b></i><br />
Diciamo che sono entrato dalla porta principale. Il cortometraggio premio del 2012 (Il Cappotto) ha partecipato a vari Festival e ha avuto un buon successo in rete. Questo ha fatto sì, che i media si sono accorti di me e con loro, anche vari registi che mi hanno chiesto di leggere qualche mia storia. Tra un sì e un no, ci sono al momento 8 cortometraggi, un mediometraggio e un lungometraggio (soggetto scritto a 6 mani) con la mia firma d'autore.<br />
<br />
<b><i>Ti va di raccontarci un aneddoto tratto da una tua esperienza lavorativa?</i></b><br />
Beh uno ce n'è. Nel 2015, durante la lavorazione del cortometraggio Nel Silenzio della notte (visibile su Youtube), stavamo girando in un parco una scena notturna con un cadavere avvolto in un lenzuolo. Era piena estate. Qualcuno che non si era accorto si trattava di un set, ha chiamato la polizia. Questa è arrivata e abbiamo spiegato la situazione. Nei pressi stava passeggiando un giornalista di un quotidiano locale e il giorno dopo titolone in copertina: "c'è un cadavere nel parco, ma è soltanto un film". Tanta pubblicità gratuita.<br />
<br />
<i><b>I tuoi progetti di imminente uscita?</b></i><br />
Tra Gennaio e Febbraio 2020 uscirà il nuovo romanzo L'immagine Malvagia, sempre edito da "Le Mezzelane casa editrice. Sempre nel 2020 usciranno due nuovi cortometraggi tratti da miei racconti. Il primo è È Solo Un Gioco, del quale abbiamo in questi giorni distribuito il trailer in rete. La regia è di Leonardo Barone. Dopo le feste, faremo una prima pubblica a Firenze e poi partirà per vari Festival ai quali è già stato iscritto. Sarà distribuito in rete in primavera.<br />
Il secondo è invece La Goccia Maledetta, con protagonista l'ex miss Italia Nadia Bengala. La regia è di Emanuele Pecoraro. La produzione è di Pierfrancesco Campanella. Questo è per me motivo di grande orgoglio, perché Campanella è come Dario Argento un maestro del thriller. Un nome cult del cinema di genere Italiano. Ha realizzato titoli come Bugie Rosse e Cattive Inclinazioni e diretto nomi del calibro di Dalila Di Lazzaro, Donatella Rettore, Alida Valli e Florinda Bolkan. Ho tutti i suoi dvd a casa e non avrei mai pensato che un giorno, avrebbe portato sullo schermo una mia storia. Questo lavoro uscirà nel 2020, ma non so ancora il periodo e quale sarà la promozione. Sicuramente, se ne parlerà parecchio.<br />
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<a href="https://www.facebook.com/roberto.ricci.7906">fb </a> <a href="https://www.amazon.it/Nero-corvino-Roberto-Ricci/dp/8833280934/ref=tmm_hrd_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=1576270305&sr=8-1">Libro di Roberto Ricci</a><br />
<br />
<br />
Intervista curata da Silvia Sanna e Giulio MutoSilviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-34417227314790317472019-11-18T16:02:00.001+01:002020-03-17T15:34:22.093+01:00IL CAPPOTTO<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">IL CAPPOTTO</span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/jOfqVDkzWRk/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/jOfqVDkzWRk?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<a name='more'></a><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Scritto da Roberto Ricci <a href="https://www.facebook.com/roberto.ricci.7906">fb</a>.<br />Regia è di Giuseppe Ferlito <a href="https://www.facebook.com/giuseppe.ferlito.3">fb</a>. <br />Interpreti Walter Nestola <a href="https://www.facebook.com/walternestola/">fb page</a> e Fabio Morelli.<br />La produzione è della Scuola di Cinema Immagina e LuccAutori. <br />Sito www.raccontinellarete.it<br /><br />Girato a Lucca.</span><br />
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Ha vinto il premio "Racconti nella Rete" 2012 sezione Corti</span></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-87232411129866939322019-11-09T19:34:00.003+01:002020-03-29T12:54:40.957+02:00INTERVISTA ALLA EDONE'FILMS PRODUCTION<div style="text-align: center;">
Intervista alla EdonèFilms Production</div>
<b><br /></b><i><b>Come è nata la vostra associazione cinematografica? Come è evoluta nel tempo? </b></i><br />
<i><b><br /></b></i>
EdonèFilms Production nasce per la prima volta nel 2010 a Portici. L’obiettivo della nostra associazione cinematografica era riuscire a produrre progetti audiovisivi di diverso genere e formato. Dopo un periodo di inattività, l’EdonèFilms è rinata nel 2016. La sede è stata spostata nell’Irpinia e l’organico ha acquisito nuovi elementi. Io (Maurizio Venturiero), videomaker avellinese e già direttore artistico della prima “versione” dell’associazione, sono diventato presidente dell’EdonèFilms. Ad affiancarmi come Vice- presidente c’è Gabriella De Crescenzo, grafica salernitana. <br />
Naturalmente, con il tempo, siamo riusciti a collaborare con altri giovani artisti campani in modo da creare nuovi progetti audiovisivi e migliorarne sempre più la qualità. <br />
<br />
<a name='more'></a><i><b>Che tipo di progetti portate avanti?</b></i><br />
<br />
I progetti che portiamo avanti sono molto eterogenei. Sentiamo la necessità di raccontare nuove storie attraverso il cortometraggio e il documentario, di diffondere generi musicali “di nicchia” attraverso videoclip, e di approcciarci anche ai nuovi media (come il web) con format originali. <br />
Per tale ragione, sono numerosi, nel nostro portfolio, videoclip di gruppi rock, musicisti indie e cantanti pop, perlopiù campani. <br />
Abbiamo realizzato diversi format per il web, di stampo musicale, e numerosi video di eventi organizzati in Campania. <br />
Neanche in vacanza rimaniamo inattivi riprendendo tutto ciò che visitiamo e creando così dei video-reportage di città e mostre. <br />
Ma ciò che ci rappresenta di più sono certamente i cortometraggi e i documentari perché, attraverso le immagini, raccontiamo una storia, raccontiamo dei personaggi, raccontiamo ciò che abbiamo la necessità di condividere con lo spettatore. Creare quella particolare connessione con lo spettatore è, forse, la cosa più difficile ma più gratificante da realizzare nel nostro lavoro. <br />
<br />
<i><b>Quali aspetti del vostro territorio vi stanno a cuore? E in che misura sono presenti nei prodotti audiovisivi che realizzate? </b></i><br />
<br />
Essendo nati al Sud, non nascondiamo le enormi difficoltà che ogni giorno dobbiamo affrontare, soprattutto in campo artistico. Si deve lottare contro la mancanza di fondi pubblici, la burocrazia e molto spesso con gli orientamenti politici dei diversi Comuni. <br />
Ma, nonostante tutto, abbiamo sempre cercato, nei nostri progetti, di mostrare ciò che c’è di positivo nel nostro territorio. Ci sono altre associazioni culturali che si danno da fare nel creare eventi, anche di stampo internazionale. Ci sono giovani artisti che cercano di far sentire la loro voce tra mille altre. Noi cerchiamo sempre di documentare tutto ciò attraverso i nostri video e di allontanarci anche dal confine sicuro della provincia campana per far conoscere al di fuori queste realtà. <br />
Anche nei nostri lavori più personali, si possono riconoscere i luoghi in cui siamo cresciuti e che ci hanno formati, senza però mai rimanerne schiavi. Cerchiamo sempre di raccontare storie che possano essere “universali”, capite anche da chi non è campano come noi. <br />
<br />
<i><b>Ricevete proposte di collaborazione o idee da parte di Terzi? Quali caratteristiche dovrebbero avere poter apparire interessanti ai vostri occhi?</b> </i><br />
<br />
Abbiamo stretto numerose collaborazioni con altre associazioni culturali irpine, o campane in generale. Abbiamo realizzato video- interviste e video reportage per alcune associazioni impegnate in differenti eventi. Una fra tutte è il cineforum dello Zia Lidia Social Club. Grazie a questa collaborazione abbiamo avuto il piacere e l’onore di intervistare più volte Maurizio Braucci, sceneggiatore e Orso d’Oro, insieme a Claudio Giovannesi e Roberto Saviano, per La Paranza dei bambini. <br />
Abbiamo collaborato anche con il Caselle Film Festival, rassegna internazionale del cortometraggio ambientale. Ora, più che mai, si deve puntare il riflettore sull’importanza della salvaguardia ambientale, soprattutto sul nostro territorio, già vittima della noncuranza e di atti criminosi.<br />
Nel parlare della nostra esperienza con il Caselle Film Festival, non possiamo non ricordare l’intervista al maestro Ugo Gregoretti, scomparso pochi mesi fa, che con la sua ironia e saggezza ci ha raccontato il periodo d’oro del cinema italiano, che forse non tornerà più. <br />
Ma la nostra collaborazione più longeva è con Castellarte – Festival internazionale degli artisti in strada. Per tre giorni alla fine di luglio, Capocastello, in provincia di Avellino, si anima con artisti di strada provenienti da tutto il mondo. Un evento reso unico dalla costanza e caparbietà dei suoi organizzatori a cui rinnoviamo, ogni anno, il nostro aiuto e il nostro supporto. <br />
Ciò che più ci colpisce nel decidere di collaborare in un nuovo progetto con un altro ente/associazione è, forse, la particolarità. Siamo su un territorio in cui ogni comune crea la propria versione di un evento (basti pensare alle innumerevoli feste della pizza o altre sagre simili). Quando un’associazione esce da questi schemi standardizzati e propone delle idee diverse e originali, siamo i primi a donare il nostro contributo. <br />
<b><i><br />Quali sono i vostri progetti per il futuro? </i></b><br />
<br />
Stiamo realizzando un cortometraggio dal titolo “Lemon Tea”. Si tratta di un cortometraggio fantascientifico-parodico scritto da Gabriella De Crescenzo, che si diletta anche nella scrittura, e diretto da me (Maurizio Venturiero). Siamo riusciti a coinvolgere dei giovani attori campani molto bravi e convincenti che ringraziamo anticipatamente per l’aiuto.<br />
Siamo ora nella fase di post-produzione e speriamo di poterlo proporre in diversi festival cinematografici. <br />
<br />
<b><i>Come nasce solitamente un vostro progetto? </i></b><br />
<br />
Se non giunge da altre associazioni o enti, un nostro progetto nasce da un’idea, anche solo abbozzata. Può essere l’incipit di una storia, l’ispirazione per un format o una web series, la lettura di un articolo di giornale che può tramutarsi in un futuro documentario. <br />
Il lavoro più oneroso è certamente lo sviluppo di questa idea primordiale. In questa fase è necessario confrontarsi con il resto dell’organico dell’associazione per comprendere cosa può funzionare e cosa invece no. Dal confronto possono nascere delle idee e soluzioni che, da solo, non avresti mai raggiunto. <br />
In seguito, si è impegnati nella pre-produzione. Si scrive il soggetto, la sceneggiatura, si organizza la produzione e, infine, si gira. <br />
La post-produzione consiste nella visione del girato, nel montaggio video e sonoro, nella correzione colore, nell’aggiunta di elementi grafici o effettistici, se necessari, ecc.<br />
Dopo tutte queste fasi il prodotto è pronto per essere presentato ai festival o per il web. <br />
<br />
<b><i>Come finanziate i vostri progetti? </i></b><br />
<br />
Il discorso sul finanziamento è forse il tasto più dolente per ogni associazione. Ottenere fondi da enti pubblici in Italia è sempre più difficile. Molto spesso i progetti devono avere una rilevanza sociale o storica per ottenere dei fondi pubblici. Per gli altri è molto più difficile. Molto spesso però non si guarda alla qualità del prodotto in sé, ma semplicemente se rispecchia queste caratteristiche. <br />
In altri paesi ciò non accade. Un esempio lampante e che adoro sempre ricordare è Bad Taste diretto da Peter Jackson, del 1987. È un film di fantascienza su un’invasione aliena. Non ha un argomento sociale o storico al suo interno. Questo film, però, è stato realizzato con i fondi della New Zealand Film Commission. <br />
In Italia ciò sarebbe alquanto improbabile. <br />
Quindi, molto spesso, i nostri progetti sono low budget e autofinanziati con soldi che otteniamo in altri lavori e reinvestiamo interamente nell’associazione. <br />
Confrontandoci con tante associazioni ci rendiamo sempre più conto che il nostro paese dovrebbe investire di più nella cultura e modernizzare il proprio punto di vista su ciò che deve essere finanziato e ciò che deve esserne escluso. Ci sono tanti ragazzi, anche più giovani di noi, con idee brillanti che rimangono nei cassetti per mancanza di soldi. <br />
Grazie anche al web però oggi è possibile una strada alternativa che dà qualche speranza in più. Esistono delle piattaforme per il crowdfunding che permettono ai giovani artisti di proporre la propria idea e di ottenere soldi da privati per poter trasformarla in realtà. <br />
Questa è un’altra strada che vorremmo percorrere per finanziare i nostri progetti. <br />
Il sogno, anche se lontano, è quello di poter trasformare l’associazione in una vera e propria casa di produzione cinematografia. Il percorso, però è ancora lungo. <br />
<br />
<a href="https://www.facebook.com/EdoneFilms/?__tn__=%2Cd%2CP-R&eid=ARB_MEe6EsP4I0JgaiczdQa2YIVZhqKZ6qLtuqDK4KxnvxwQExcJjGI_uFxmmCitEkaYIPMlXlcNH7Mr">fbpage EdonèFilms</a><br />
<a href="https://www.edonefilms.com/">sito web</a><br />
<br />
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Intervista curata da Silvia SannaSilviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-57136280031675081062019-10-10T14:59:00.000+02:002019-10-10T14:59:22.964+02:00IL MARE DELLA TRANQUILLITA'<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">IL MARE DELLA TRANQUILLITA'</span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/pu2s32gqzKU/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/pu2s32gqzKU?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Durante una notte d'estate, due amici parlano dei tempi andati ricordando un vecchio litigio che li ha visti protagonisti.</span><div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Girato in Campagna.</span><div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br />Cast: Raffaele Picone, Davide Meraviglia <a href="https://www.facebook.com/davide.meraviglia">fb</a>, Letizia Carluccio.</span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Regia e soggetto Vincenzo Lamagna <a href="https://www.facebook.com/vincenzo.lamagna.39">fb</a></span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Scritto da Gennaro Mastrogiovanni e Vincenzo Lamagna</span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Aiuto regia Francesco Baiano <a href="https://www.facebook.com/francesco.baiano.33">fb</a></span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Montaggio Gennaro Mastrogiovanni</span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Operatore Pasquale Corrado <a href="https://www.facebook.com/mrpakyto95">fb</a></span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Costumista Alessandra Scotti</span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Make up Artist Gaia Perrella <a href="https://www.facebook.com/gaia.elle.58">fb</a></span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Direttore della Fotografia Emanuele Scarallo <a href="https://www.facebook.com/emanuele.p.scarallo">fb</a></span></div>
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<a href="https://www.facebook.com/Ilmaredellatranquillitashort/">fbpage Il mare della tranquillità</a></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-6334652616227188902019-10-03T19:24:00.000+02:002019-10-03T19:24:15.904+02:00REALITY OR DREAM<div style="text-align: center;">
REALITY OR DREAM</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/l5zBC3BXn2M/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/l5zBC3BXn2M?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<br />
<a name='more'></a><br />
Di notte, una ragazza che si è persa andando a una festa, viene violentata da un tossicodipendente. L'uomo le ruba anche l'orologio. Nei giorni seguenti, egli avrà delle allucinazioni, un mix di realtà e finzione che gli farà perdere la testa. <br /><br />Cast: Raffaele Picone <a href="https://www.facebook.com/guerriero.della.luce">fb</a>, Josè Di Maro <a href="https://www.facebook.com/josedmaro">fb</a>, Erica Cesaro, Letizia Carluccio, Federica Cipolli, Francesco Cacciapuoti.<div>
<br /></div>
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Regia Vincenzo Lamagna <a href="https://www.facebook.com/vincenzo.lamagna.39">fb</a> e Francesco Baiano</div>
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Aiuto regia Fusaro Manuela <a href="https://www.facebook.com/Manuela.Fusaro">fb</a></div>
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Assistente alla regia, runner Stella Sasso</div>
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Direttore della fotografia Sabrina Ardore <a href="https://www.facebook.com/sabryardore">fb</a></div>
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Montaggio e color Gennaro Mastrogiovanni</div>
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Fonico Adam Gallo <a href="https://www.facebook.com/adamo.gallo">fb</a></div>
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Trucco e costumi, edizione Gaia Perrella</div>
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Colonna sonora Salvatore Vellecco</div>
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<br /></div>
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<a href="https://www.facebook.com/realityordream/">fbpagerealityordream</a></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-57718663428655417652019-09-29T10:31:00.002+02:002019-09-29T10:48:12.683+02:00INTERVISTA A GIULIA MANZINI (ATTRICE)<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Intervista a Giulia Manzini </span></div>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /><i>Il tuo si può definire un percorso a 360° nelle Arti dello spettacolo. Dal Canto alla Danza, passando per la Moda, sino al Teatro, la Televisione e il Cinema. A tuo parere, questi settori professionali, con quale sequenza logica dovrebbero essere affrontati per costruirsi un percorso artistico? Quali sono i passaggi obbligati?</i> <br /><br />Non penso ci sia una sequenza logica, e non è neanche necessario fare TUTTO per fare bene, ci si può specializzare in ogni singolo campo e trovarsi il proprio posto. A me è capitato di incrociare diversi mondi artistici e da ognuno ho preso un pezzo che mi porto dietro nel mio bagaglio professionale. <br />Quello che è importante è studiare e lavorare: non ci si improvvisa, in nessuno di questi campi. E fare una cosa una volta nella vita non vuol dire potersi definire professionisti in quel campo. <br />Io per esempio non mi definisco professionista in tutti i campi che hai citato: li vivo, o li ho vissuti in alcuni momenti della mia vita, e continuo a nutrirmene, ma professionalmente sono un’Attrice, non una ballerina o una cantante. C’è troppa gente con poca autoconsapevolezza e autocritica che si improvvisa, è un discorso a cui tengo molto. </span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /><i>Tra i suddetti settori artistici, in particolare come vedi il mondo dei cortometraggi; secondo te è ancora un buon modo per esordire? </i><br /><br />La vera domanda è “Ma esiste ancora un buon modo per esordire??” e la risposta è “Francamente non lo so, se qualcuno lo sa, mi scriva!”. <br />Scherzi a parte, trovo che il mondo dei cortometraggi sia un mondo creativamente molto ricco. Spesso attori e registi per vivere devono fare lavori, come tutti, in cui la parte creativa viene messa più al servizio degli aspetti commerciali. E per quanto possano essere divertenti e stimolanti, c’è una componente di vincolo molto forte. Il mondo dei cortometraggi, per come almeno l’ho vissuto io finora, è molto più libero, quindi puoi fare vedere parti di te che spesso non escono in altri contesti. <br />Per questo non so se è un buon modo per esordire ma sicuramente è un ottimo modo per esprimersi. <br /><br /><i>In che modo sei stata coinvolta nel progetto di un cortometraggio? </i><br /><br />Sono arrivata a tutti i cortometraggi a cui ho partecipato perché qualcuno aveva parlato di me al regista in modo positivo. Poi ovviamente ho dovuto fare anche un provino su parte. Trovo però questo fatto, del qualcuno che ti consiglia a un collega, molto lusinghiero: significa che sei davvero rimasta impressa nella mente di qualcuno in modo positivo, altrimenti uno non ci metterebbe la sua faccia nel consigliarti per un progetto, no? <br /><i><br />A quale forma di spettacolo ti senti più professionalmente ed emotivamente legata?</i> <br /><br />È una domanda a cui non posso rispondere, è come chiedere a quale figlio vuoi bene di più! <br />Al massimo posso dire che io sono nata, come figlia e come attrice, in teatro, da genitori teatranti, quindi tutto quello che ho fatto dopo lo devo al teatro. <br /><i><br />Qual è il tuo sogno più grande: c’è qualcosa che vorresti fare, che non hai ancora fatto? </i><br /><br />Ci sono mille cose che vorrei fare! E cambiano di fase in fase della mia vita. Alcune nel corso degli anni le ho conquistate, ma direi che quelle a più breve termine sono: girare un film da protagonista (o almeno co-protagonista…) e essere un personaggio di una serie/sit-com. Poi per il futuro: Oscar! (l’importante è l’autocritica e l’autoconsapevolezza, come dicevo all’inizio…) <br /><i><br />Nell’augurarti il meglio, ti chiediamo qualche anticipazione sui tuoi progetti futuri.</i> <br /><br />Ad ottobre uscirà una serie per Canale 5 dal titolo “Made in Italy” a cui ho preso parte. E per il resto, vi invito a seguirmi sul mio sito <a href="http://www.giuliamanzini.it/">www.giuliamanzini.it</a>, c’è anche una comoda newsletter a cui iscriversi ;)</span><br />
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
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<a href="http://www.giuliamanzini.it/">sitoweb</a> <a href="https://www.youtube.com/watch?v=m-38uR_mvzw">showreel 2019</a> <a href="https://www.instagram.com/giuliamanzini/">instagram</a> <a href="https://www.facebook.com/giuliamanziniactress">fb</a><br />
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Intervista curata da Giulio Muto</span></div>
Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3602869144394707566.post-51134772660831568432019-08-31T15:11:00.000+02:002020-03-29T12:54:55.405+02:00INTERVISTA ALLA UNDERGROUND CULT PRODUCTION<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Intervista alla Underground Cult Production</span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><i>Che cos’è l’Underground Cult Production? </i><i>Associazione; Casa di produzione; Collettivo di persone che si alternano nel realizzare progetti. </i><i>Quale definizione si avvicina di più a voi?</i></span></div>
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<i><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></i></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Underground Cult Production è un collettivo di amici appassionati di cinema che,
con budget sotto lo zero, tentano di realizzare cortometraggi. Non siamo
professionisti, un’associazione, attività commerciale o casa di produzione, siamo
semplicemente amanti del cinema e della cultura (letteratura, fumetti, manga,
videogiochi, pittura, musica, etc.). </span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Al momento è solamente una valvola di sfogo per la
nostra creatività, ma stiamo lavorando perché un giorno possa diventare
un’occupazione che possa fruttarci un guadagno facendo quello che ci piace: creare. </span></div>
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<a name='more'></a><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
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<i><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Come è iniziata questa vostra avventura?</span></i></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">L’avventura ha avuto una brevissima fase embrionale nel “lontano” 2014 quando io,
Alessio Balbi, ero ancora uno sbarbatello amante del cinema. Per ammazzare la noia
e non studiare matematica creai un canale YouTube col nome Underground Cult
Production dove recensivo film casuali, con poche competenze rispetto alle attuali e
con qualità audio/video pessima. Dopo pochi mesi mi sono stancato ed ho chiuso
baracca e burattini, ho iniziato a vedere centinaia di film e leggere libri sul cinema.
L’idea è riemersa durante il primo anno di università al DAMS di Bologna dove ho
trovato altri amici e appassionati con cui ho girato il mio primo cortometraggio “La
Zanzara” (2018). </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Di lì in poi abbiamo deciso di dare un taglio più serio alla cosa e ci
siamo buttati sui social e la creazione di altri corti. I membri tutt’ora attivi sono:
Francesco Marchi (gestore pagina Fb e sceneggiatore), Alessandro Diambra
(montatore e gestore di Instagram), Carlo Gnutti (come piace definirsi lui stesso
uomo tutto fare) e io (sceneggiatore, regia e gestore del canale YouTube). Ma nel
nostro breve percorso non posso non ringraziare chi ci ha sempre dato una mano e
supportato quando avevamo bisogno: Giulia Campolongo (montatrice, DOP e
operatrice), Luciano Cardinale (attore), Anna Uccelli (DOP, operatrice e attrice),
Maria Chiara (traduttrice e colei che mi sopporta), Nicolò Belloni (attore),
Massimiliano Marciasini (musiche). Rileggendo questa lista di nomi sono contento di essere riuscito a convincere così tante persone senza compenso! </span></div>
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<i><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">A quali generi cinematografici vi sentite più affini?</span></i></div>
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<i><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></i></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo tutti divoratori onnivori di film ma se ne dovessi scegliere uno in particolare
sarebbe senz’altro l’horror. Ci pare il genere che può essere sfruttato meglio per
rappresentare le nostre ansie e paure, oltre che un ottimo modo per creare
metafore politiche e sociali attuali in modo velato senza appesantire e rendere
retorico il nostro lavoro come nei film di Fulci, Bava, Carpenter o Cronenberg per
citare alcuni dei nostri fari guida. </span></div>
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<i><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Qualcosa di nuovo in cui vorreste cimentarvi? Nuovo in termini di genere, di prodotto, di</span></i></div>
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<i><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">organizzazione, etc.</span></i></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">A noi piacerebbe molto poter girare videoclip perché ci sembra un buon modo per
sperimentare e allo stesso tempo metterci alla prova in un mondo nuovo che usa
codici simili ma allo stesso tempo diversissimi dal cinema. Per quanto riguarda
l’organizzazione vera e propria del collettivo sarebbe bello poter creare qualcosa
con un budget dato da terze parti o comunque un lavoro retribuito che ci faccia
respirare l’ambiente del professionismo. Come generi invece vorremmo buttarci sul
fantascientifico, fantastico, noir e thriller. </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
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<i><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">I vostri progetti da dove nascono? Sviluppate idee e concept provenienti da fonti esterne al vostro</span></i></div>
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<i><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">gruppo?</span></i></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">I nostri progetti nascono essenzialmente per caso, da idee che ci vengono in mente
in qualsiasi momento del giorno e che prontamente comunichiamo uno all’altro per
sapere se è una buona idea che si può sviluppare oppure una grandissima cazzata.
Ma certamente molte sono le fonti esterne. Si tratta per lo più di film, videogiochi,
libri o fumetti dal quale uno di noi ci vede un dettaglio che può essere estrapolato e
ampliato creando una storia a sé stante che può essere filmata coi nostri mezzi. Una
volta sviluppata l’idea e scritta la sceneggiatura ci vediamo per discuterne
cercando di trovare nuovi punti di svolta nella trama o soluzioni tecniche da
provare. </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
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<i><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Come sostentate la vostra attività?</span></i></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Fondamentalmente viene finanziato da noi stessi. Fondamentalmente siamo tutti
studenti che non dispongono di entrate sicure per cui cerchiamo di mantenere i
budget del film a livello zero ricoprendo più ruoli e facendoci prestare l’attrezzatura
da chi la possiede. Anche per questo cerchiamo di creare storie di semplice fattura
ma con un idea di base interessante e una messa in scena che si basa più
sull’atmosfera e i dialoghi e non sull’opulenza visiva. </span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; text-align: center;"><i>Programmi per il futuro?</i></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; text-align: center;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Per il futuro abbiamo molti progetti che bollono in pentola. Abbiamo per le mani
due sceneggiature: una scritta da Francesco tratta da un famoso videogioco da cui
abbiamo estrapolato una tematica profonda ed inquietante che si adatta
perfettamente al nostro stile; l’altra invece tratta una storia distopica e fantapolitica
ambientata in un futuro totalitario. In più abbiamo già girato alcune parti di un
cortometraggio che mischia Alice nel Paese delle meraviglie con il noir, drug movies
e sfumature di cinema LGBT, ma non sappiamo quando effettivamente sarà finito.
In più il nostro Carlo si è gettato in un progetto che mischia thriller e horror e che ha
come tematica di base il blocco creativo dell’artista, oltre che la scrittura di un
cortometraggio post apocalittico. Detto ciò non escludo che a settembre non sia
pronto un piccolo cortometraggio da caricare sul canale, ma non voglio svelare
nulla. Grazie mille per lo spazio che ci avete concesso.</span></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
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<a href="https://www.facebook.com/UndergroundCultProduction/?modal=admin_todo_tour"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">fbpageUndergroundCultProdutcion</span></a></div>
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Silviahttp://www.blogger.com/profile/12651653208326154931noreply@blogger.com